Quest’oggi vogliamo parlarvi delle tecniche di saldatura TIG e MIG, operazioni abituali all’interno di officine meccaniche altamente specializzate che si pongono al servizio di tutte quelle aziende in cui si utilizzano macchinari industriali di ultima generazione. È importante chiarire la differenza tra queste due tecniche in modo da garantire al committente la massima trasparenza ed efficienza nell’esecuzione dei lavori. Le variabili che intervengono nei processi di saldatura sono numerosi e il progresso tecnologico degli ultimi anni sta contribuendo a rendere queste tecniche sempre più affinate e affidabile.
La saldatura TIG
Innanzitutto la saldatura TIG e MIG hanno in comune sia l’arco elettrico come fonte di calore per la fusione del metallo, sia la protezione del bagno di fusione che serve ad evitare l’ossidazione e avviene grazie all’apporto di un apposito gas di protezione, appunto. Nel procedimento di tipo TIG (Tungsten Inert Gas), l’arco elettrico si crea tra l’elettrodo di tungsteno (ad elevato punto di fusione) e le due parti di metallo da fondere, all’occorrenza anche in presenza di un metallo d’apporto. Gli elementi che entrano in gioco sono essenzialmente 4: la torcia con l’elettrodo e il gas di protezione; il generatore di corrente; un dispositivo di innesco; infine la bombola contente il gas di protezione.
La saldatura MIG
La saldatura MIG è leggermente più complessa rispetto a quella TIG per la presenza di un filo elettrodo fusibile utilizzato come anodo del circuito. Anche in questo caso il bagno di fusione è protetto dal gas profuso tramite la torcia. I componenti di una saldatrice MIG, dunque, sono fondamentalmente gli stessi di quella TIG con la sola aggiunta del filo elettrodo. Baldacci Meccanica, torneria meccanica al servizio di aziende e imprese produttrici di macchinari industriali e sistemi di movimentazione automatici, è in grado di eseguire entrambi i tipi di saldatura a seconda delle specifiche esigenze del committente.